"LA SALVA AMBULANTI 4.0"
Visto articolo 1, comma 852, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, in materia di pubblicità dei lavori e di integrazione organica dei tavoli di crisi aziendale, al fine della riorganizzazione o ristrutturazione del comparto si chiede:
1) RIFORMA FISCALE
1. Tassa Unica/Semplificazione Contabile (paghiamo il 2% sullo scontrinato mensile...es. scontrinati 6000 euro di incasso per il mese di maggio, al netto dei costi risultano 5000 euro di imponibile, il 2% sono 100 euro da pagare), se proprio necessario, prevedere una soglia minima di scontrinato
2. Riforma della L.160/2019, comma 844: Gli importi dovuti sono riscossi utilizzando unicamente la piattaforma di cui all'articolo 5 del codice di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, o le altre modalità previste dal medesimo codice. Previa convenzione, gli importi dovuti, se superiori a 200 euro annui, possono essere versati: settimanalmente o mensilmente.
2) INCENTIVO ALLE ASSUNZIONI
1. Decontribuzione per assunzioni ex. ambulanti come incentivo all'occupazione e fornitura manodopera specializzata (essendo un lavoro obsoleto, e poco regolamentato più nessuno ha interesse ed ambisce a fare la c.d. gavetta)
3) RIFORMA PREVIDENZIALE
1. Stato di disoccupazione per i periodi di forte caldo e di pioggia attraverso la creazione di una cassa ambulanti (es. cassa edile)
2. inserimento del comparto nella lista dei lavori usuranti
3. Indennità di maternità/paternità anche per chi non è del tutto in regola con il versamento dei contributi durante i mesi del periodo di maternità/paternità
4. Deducibilità al 100% delle forme di previdenza complementari (ad oggi sono deducibili dal reddito fino alla soglia annua di 5.164,57 euro)
5. Stabilizzazione del fondo per il prepensionamento (c.d. rottamazione licenze commerciali)
4) RIFORMA DEI REQUISITI DI ACCESSO ALL'ATTIVITÀ (per i futuri ambulanti)
1. Essere in possesso di un titolo di studio con indirizzo economico/aziendale
2. Avere frequentato con esito positivo un corso professionale per il commercio relativo al settore merceologico non alimentare ed agli aspetti contabili/tributari aziendali, istituito o riconosciuto dalla regione.
"A nostro parere questi requisiti non ledono l'iniziativa economica privata e libera, ne riducono il livello di concorrenza che ha come scopo quello di far pervenire al cliente finale il minor prezzo di un prodotto, ma anzi, aiutano i commercianti a capire meglio quale potrebbe essere il miglior prezzo finale"
5) SEMPLIFICAZIONE DEI BANDI COMUNALI E CRITERI AGGIUNTIVI
1. Affidamento in house, obbiettivo: gestione semplificata della messa a bando delle concessioni per il commercio su aree pubbliche. I comuni inviano i dati delle nuove assegnazioni, la nuova planimetria/pianta organica alle regioni. Tempo per finire la procedura di assegnazione max. 30 gg (E NON 150/180 gg se tutto va bene)
2. prevedere la valorizzazione dei requisiti dimensionali della categoria della micro-impresa, così come definita ai sensi dell'articolo 2, del decreto del Ministro delle attività produttive 18 aprile 2005, pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 238 del 10 ottobre 2005 anche per i bandi comunali (come forma di incentivo all' emersione del nero ed alla lotta alla concorrenza sleale)
6) RAPPRESENTATIVITA' DELLE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA
1. Essendo la realtà mercatale molto variegata si dovrebbe prevedere che, la rappresentatività della categoria presso gli enti dovrebbe essere su base comunale (non più quella generica "sentite le associazioni del commercio maggiormente rappresentative") e che il comune richieda annualmente una distinta degli iscritti effettivamente paganti alle associazioni o sindacati, dalle quale si possa evincere la reale e democratica rappresentatività
7) ELIMINAZIONE DELL'OBBLIGO DI FIRMA AUTENTICATA DAL NOTAIO IN CASO DI CESSIONE DI RAMO D'AZIENDA
1. *Al fine di sollevare da costi inutili le aziende operanti nell'ambito del commercio sulle aree pubbliche, si chiede l'eliminazione dell'obbligo di firma autenticata dal notaio in caso di cessione della concessione. Resta ferma la registrazione presso l'agenzia delle entrate del contratto tra cedente e cessionario.
8) RIFORMA DELLA DIRETTIVA DELL'UNIONE EUROPEA 2006/123/CE
1. Prevedere un numero massimo di concessioni nei mercati in base alla popolazione e alle concessioni effettivamente in uso
9) VENDITA E SOMMINISTRAZIONE DI BEVANDE SFUSE AL DI SOTTO DEI 21° NEI MERCATI E NELLE FIERE
1. Riforma: Regio decreto 6 maggio 1940, n. 635 Approvazione del regolamento per l'esecuzione del testo unico, legge 287/91 all'art.5, comma 2. (prevedere che è possibile vendere e somministrare in fiere e mercati bevande alcoliche con una gradazione fino a 7 gradi, in quanto ci sono molte piccole realtà artigianali di produzione di bevande che trovano molte difficoltà nella distribuzione nei luoghi su citati)
10) INCENTIVI PER LE NUOVE APERTURE
1. Esonero dal pagamento del canone unico per i primi 3 anni di esercizio